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Viene licenziata per non essersi presentata al lavoro dopo che è morto il suo cane

Viene licenziata per non essersi presentata al lavoro dopo che è morto il suo cane. Per molte persone gli animali domestici fanno parte della famiglia a tutti gli effetti.

La giovane Emma McNulty lamenta di essere stata licenziata nel giorno in cui il suo adorato cagnolino è deceduto. Per questo ha deciso di promuovere un’iniziativa volta a concedere agli impiegati un congedo per lutto quando perdono il loro animale da compagnia.

Emma McNulty, residente a Glasgow, si sentiva troppo affranta per recarsi al lavoro, dopo che il suo Terrier era deceduto nel fine settimana. Il suo cane, Millie, era un beneamato membro della sua famiglia.

Emma era così addolorata che si sentiva male anche fisicamente. Tuttavia, alla diciottenne è stato intimato dal suo datore di lavoro di trovare qualcuno che la sostituisse, altrimenti sarebbe stata licenziata. Emma purtroppo non è riuscita a trovare nessuno che potesse coprire il suo turno, perciò è stata licenziata dal suo lavoro part-time in una paninoteca.

Da quel momento, ha promosso una petizione che chiede ai datori di lavoro di considerare la morte di un animale di compagnia alla stregua della morte di una persona cara. La sua petizione, postata su change.org, ha già raccolto 700 sostenitori.

Emma ha avuto Millie accanto a sé per tutta la vita. In effetti il cagnolino è entrato a far parte della sua famiglia quando Emma aveva 4 anni, ed erano subito diventati inseparabili.

Millie è deceduta improvvisamente dopo essersi sentita male sabato sera. La famiglia ha dovuto sopprimerla il giorno seguente. Questa esperienza ha lasciato Emma distrutta nel corpo e nell’anima.