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Viene licenziata per non essersi presentata al lavoro dopo che è morto il suo cane

La giovane pensava che il suo datore di lavoro avrebbe capito la gravità della situazione, ma è stata invece licenziata per non essere riuscita a trovare un sostituto. Le è stato detto di non presentarsi per i turni successivi, e che presto il capo l’avrebbe contattata.

Emma ha ricevuto moltissimi messaggi di sostegno da quando ha lanciato la sua petizione. Una donna le ha scritto che tutti dovrebbero avere il permesso di prendersi qualche giorno di lutto dopo la perdita del proprio cane, perché è un membro della famiglia. Un’altra signora ha aggiunto che il lutto per la perdita di un animale non è meno intenso di quello che si prova per una persona cara.

Un altro utente ha affermato che molte persone sono più affezionate agli animali che agli umani, e che dovrebbe essere dato loro del tempo per affrontare il lutto.

Acas, un ente di arbitrato, ha dato delle indicazioni ai lavoratori dipendenti riguardo al lutto. Ha dichiarato che il dolore per una perdita può inficiare il benessere fisico, psicologico ed emotivo della persona in lutto, e che può essere difficoltoso da affrontare sul luogo di lavoro.

L’ente ha inoltre dichiarato che i dipendenti spesso hanno bisogno di prendersi qualche giorno di congedo quando il loro animale muore, e che le loro abilità lavorative potrebbero risultare compromesse.