E in 127 Paesi poveri e a medio reddito, la società già permette ai produttori di fornire una versione generica del farmaco.
Ma adesso i Paesi europei rimarranno a bocca asciutta: non saranno in grado di acquistarlo o produrlo.
Se l’Europa, seppur con diverse zone d’ombra, sta uscendo dalla pandemia, rimane il timore di una possibile seconda ondata in autunno;
ma gli Stati Uniti sono ancora immersi in pieno nella crisi:
sono la nazione più colpita al mondo, solo martedì sono stati segnalati 47.000 nuovi casi e conta praticamente un quarto dei 10 milioni di contagi nel mondo.
L’amministrazione Trump ha già dimostrato di essere pronta a superare, in termini di offerte e manovre, qualunque altro Paese pur di garantire le forniture mediche di cui ha bisogno per gli Stati Uniti:
a marzo fece clamore la notizia che la Casa Bianca aveva tentato di convincere l’azienda tedesca CuraVac a produrre un vaccino esclusivamente per gli americani.
L’attuale mossa unilaterale allarma anche per le prospettive future, ad esempio nel caso in cui si arrivi a un vaccino.
L’altro farmaco, insieme al remdesivir, risultato efficace contro il Covid-19 è uno steroide economico e molto usato.
Il desametasone, che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito “una svolta” nella lotta contro il virus.
Fonte AGI