• Mer. Ott 16th, 2024

Doodles news

Sito web del gruppo LIFELIVE E.S.P.J

Supertestimone del giallo di Caronia ” Ho visto Gioele”

Finalmente si materializza il testimone:

un brianzolo, che dopo giorni di appelli e di ricerche si presenta alla polizia del suo paese, in Lombardia, e dice quel che ha – o avrebbe – visto sull’autostrada Messina-Palermo il 3 agosto.

«Gioele era in braccio alla sua mamma», spiega il procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo, riferendo il racconto dell’ormai famoso «turista del Nord» a cui erano stati rivolti appelli di ogni genere.

Il bambino di 4 anni che tutti cercano ma nessuno trova era dunque con Viviana Parisi, quando la donna ebbe un incidente sulla A20:

era con lei, in apparenti buone condizioni di salute, quando la donna – in maniera incomprensibile – decise di scavalcare il guard-rail e di scappare in aperta campagna.

È dunque lì, nei boschi e nelle macchie a volte impraticabili di Caronia, a ridosso dei piloni dell’autostrada, che bisogna continuare a cercare Gioele.

La mamma, la deejay che da Torino si era trasferita a Venetico, in provincia di Messina, per stare accanto al collega dj Daniele Mondello, era stata trovata morta cinque giorni dopo.

Ma oggi che ne sono passati dieci, dal rinvenimento del cadavere, di Gioele non c’è ancora traccia.

Il piccolo stava bene, era con la testa appoggiata alla spalla destra della 43enne, spiega Cavallo, parlando ancora della testimonianza raccolta «per rogatoria» dalla polizia.

E la donna aveva nei confronti del figlio un «atteggiamento protettivo».

Mentre dunque montavano le ricostruzioni sull’incidente che aveva indotto la Parisi a lasciare a piedi l’autostrada, in maniera perlomeno sconsiderata.

Abbandonando in una piazzola la propria Opel Corsa danneggiata dall’impatto con un furgone, ecco che spunta un testimone a far ripartire tutto da zero.

Per il procuratore l’uomo è attendibile.

Però fa tramontare l’ipotesi che Gioele, non assicurato al seggiolino, a sua volta non agganciato al sedile posteriore dell’auto, fosse morto nello scontro e che la mamma fosse andata a suicidarsi dopo averlo nascosto chissà dove.

Ricostruzione in sé poco aderente al verosimile.