Nello specifico, sancisce la Cassazione, il reato di sostituzione di persona scatta quando:
«la condotta di colui che crea e utilizza un profilo su social network, utilizzando abusivamente l’immagine di una persona del tutto inconsapevole, associata a un nickname di fantasia e a caratteristiche personali negative.
E la descrizione di un profilo poco lusinghiero sui social network evidenzia sia il fine di vantaggio, consistente nell’agevolazione delle comunicazioni e degli scambi di contenuti in rete.
Sia il fine di danno per il terzo, di cui è abusivamente utilizzata l’immagine».
Di recente, Facebook aveva annunciato la creazione di un Comitato di controllo, l’Oversigt Board che avrà il compito di valutare se un post.
Un video o qualsiasi altro tipo di contenuto pubblicato sui social del gruppo Facebook (compreso Instagram) deve essere rimosso dalla Rete perché offende, molesta o incita all’odio.
Lo stesso succederà con i profili falsi, socialmente pericolosi o ritenuti non adatti.