Atteso calo di vendite per prodotti Dop e Igp:
lo scenario emerge dal rapporto sulle prospettive a breve termine della Commissione europea
Più pasta e riso, meno vini e formaggi di qualità.
Nel 2020 l’agricoltura Ue dovrà fare i conti con una domanda alimentare sempre più sintonizzata sulle necessità di base.
È lo scenario che emerge dal rapporto sulle prospettive a breve termine della Commissione europea.
Le misure di contenimento dell’epidemia stanno quindi modificando i comportamenti dei consumatori, che premiano e premieranno sempre di più gli acquisti di tipo «domestico».
La dieta post-epidemia
Pasta, riso, farina, frutta e verdura in scatola saranno
– secondo le stime elaborate dalla Commissione europea –
cibi molto richiesti, mentre saranno penalizzati gli alimenti caratteristici dei consumi fuori casa.
Come i tagli di carne pregiati, il vino e i formaggi Dop e Igp, che già stanno soffrendo una riduzione dei consumi.