Mangiamo gli insetti senza saperlo: ecco dove sono nei cibi e nelle bevande
Se ne trovano nei coloranti fatti con la cocciniglia di caramelle e bitter, nei frammenti di cioccolato e in tanti altri alimenti
È un tema ultimamente sempre sul banco, anzi sulla tavola, quello degli insetti nel piatto. Non caduti accidentalmente nella minestra ma portati volontariamente come tanti dicono “per il bene del pianeta”.
A sostenerlo qualche giorno fa era stata l’attrice Nicole Kidman fotografata mentre mangia un novel food con tanto di critica di contorno del vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio che in proposito non ha usato mezzi termini: “Meglio la bistecca fiorentina che quella porcheria” ha detto.
Mangiamo insetti senza saperlo.
A questa conclusione è arrivata un’inchiesta di “Repubblica – Il Gusto” dopo avere visitato dieci punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) in tutta Italia. Dopo l’autorizzazione dell’Unione Europea alla commercializzazione del grillo domestico in polvere, lo staff investigativo del quotidiano romano ha scoperto che ogni giorno portiamo nel piatto cibi derivati da piccoli animali. Sì, perché la cocciniglia, insetto parassita e infestante appartenente all’Ordine dei Rhynchota, è utilizzato come colorante alimentare ribattezzato “E120” o “carminio”.
Ed eccolo allora, secondo il quotidiano “Repubblica – Il Gusto”, nella “Goleador Doppia Caramella Gommosa con Gusto di Frutta“, nel “Cocktail SanPellegrino” e nello “Yogurt Danone” alla fragola.