Secondo il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana “se la dottoressa Malara non avesse violato i protocolli ministeriali non avremmo scoperto il virus”:
il riferimento è al fatto che i medici hanno fatto il loro dovere ma i protocolli erano sbagliati
E per questo non è stato possibile agire in maniera diversa rispetto agli eventuali casi di Coronavirus già presenti sul territorio prima dello scoppio dell’emergenza.
Il presidente Fontana
“Ecco la verità: se la dottoressa Malara non avesse violato i protocolli ministeriali non avremmo scoperto il virus.
Studi sierologici e lettura a posteriori delle cartelle cliniche confermano la presenza del virus sul territorio già da diversi mesi.
I medici hanno fatto il loro dovere. I protocolli erano sbagliati”, a dirlo è il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, in un post pubblicato su Facebook questo pomeriggio.
Il governatore lombardo ha puntato il dito contro i protocolli e contro il fatto che le regione non siano state messe in allerta nei giorni precedenti alla diffusione del Coronavirus:
“Noi abbiamo combattuto un nemico a mani nude mentre lui usava le armi più subdole per sconfiggerci”, ha aggiunto durante un intervento televisivo.