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DPCM.Zona gialla, arancione, rossa. Che cosa si può fare e cosa no

Zona gialla, arancione, rossa. Che cosa si può fare e cosa no

Con l’Italia divisa in tre diverse aree di rischio, con il nuovo Dpcm sono stati introdotti diversi livelli di restrizioni per il contenimento del coronavirus

L’Italia è entrata ufficialmente in una nuova fase della pandemia con l’introduzione di nuove misure di contenimento del coronavirus che, di fatto, inaspriscono le regole e limitano ulteriormente la libertà personale.

L’Italia è divisa dal Dpcm in tre zone: rossa, arancione e gialla (e verde), ognuna con livelli diversi di restrizioni in base alla gravità della situazione epidemiologica.

Ora il Paese si interroga su cosa si possa e non si possa fare nelle diverse zone, quali siano le attività vietate e quali, invece, quelle concesse in ognuna delle tre macro aree, che saranno attive dal prossimo 6 novembre.

ZONE ROSSE, cosa si può e cosa non si può fare

Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria sono le tre regioni del Paese che, in base ai rilievi dell’Iss, al momento presentano il maggior grado di rischio.

Il loro è il livello di massima gravità e il Dpcm impone le restrizioni più gravi e porta di fatto le regioni in lockdown, anche se con termini leggermente meno aspri rispetto a marzo.

In queste quattro regioni sono vietati gli spostamenti, sia tra i comuni che da e per le altre regioni.

Si potrà, quindi, uscire di casa solamente per comprovate esigenze: salute, lavoro e prima necessità (spesa, reperimento beni indispensabili).

Si può fare attività fisica nei pressi della propria abitazione e sono inibite tutte le attività svolte all’interno degli impianti sportivi, anche in quelli all’aperto.

Anche questa volta è stata prevista l’autocertificazione. Tutti i negozi al dettaglio dovranno restare chiusi h24. Sono esclusi dal provvedimento solo farmacie, supermercati, piccoli alimentari, edicole e altri negozi inseriti negli allegati del Dpcm.

Stesso trattamento è stato riservato a bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, che potranno operare solo tramite asporto (fino alle 22) e senza limiti orari per tutte le attività di delivery.