Regione Veneto riconosce 1200 euro di premio ai sanitari
Confermato un premio economico straordinario alle migliaia di lavoratori della sanità del Veneto
Che in questi mesi sono stati in prima linea nel contrasto all’emergenza Covid-19: 1.200 euro per gli operatori sanitari e i tecnici direttamente coinvolti nell’assistenza ai pazienti Covid (circa 10.000 dipendenti).
E fino a 600 euro per gli altri operatori impegnati in attività connesse a supporto dell’emergenza.
Ad annunciarlo, il governatore Luca Zaia, che anticipa:
Per tutti stiamo pensando anche a una forma di ringraziamento formale, che rimanga nella storia professionale di ognuno.
Covid-19, Regione Veneto riconosce bonus per personale sanitario
Ammonta a 60.932.640 euro lo stanziamento della Regione Veneto (approvato all’unanimità da parte del Consiglio regionale lo scorso 28 aprile) a riconoscimento del personale sanitario impegnato nella lotta al coronavirus.
Lo annuncia il governatore Luca Zaia, spiegando che i fondi arrivano per circa 26 milioni dal bilancio della Regione, per circa 20 milioni dal decreto Cura Italia e per circa 15 milioni dal dl Rilancio.
In concreto, dei quasi 61 milioni, 38.232.540 euro vanno al personale di comparto e 7.581.478 euro alla dirigenza medica.
Questi lavoratori, dal primo all’ultimo, sono la squadra che ha fatto la differenza fin dal primo giorno e sono felice che sia stato possibile rendere loro un riconoscimento, che ha un significato diverso da un premio.
Bene anche che ciò avvenga su base meritocratica, avendo attenzione a coloro che sono stati più esposti al rischio, afferma Zaia.
Spiegando che per quanto riguarda il personale del comparto, che ha già raggiunto l’intesa sindacale, i fondi saranno ripartiti sulla base del personale in servizio al 31 marzo 2020 e per il 20% in base all’incidenza dei ricoveri Covid-19.
Il riconoscimento (anche per chi era in malattia da Covid-19 o in quarantena con sorveglianza attiva) arriverà quindi a 1.200 euro per gli operatori sanitari e i tecnici direttamente coinvolti nell’assistenza ai pazienti Covid (circa 10.000 dipendenti operanti nei seguenti servizi: ospedali “convertiti” Covid;
Terapie intensive e Unità Operative riconosciute come sub intensive nel periodo di emergenza Covid:
malattie infettive, pneumologia, Pronto soccorso, SUEM 118; reparti completamente o parzialmente “convertiti” Covid;