E’ compatibile con il Reddito di cittadinanza e verrà versato con la ricarica mensile Inps.
L’assegno è diviso in pari misura tra i genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale.
In caso di separazione legale o annullamento del matrimonio, l’assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario.
Nel caso di affidamento congiunto o condiviso l’assegno universale è pagato, in mancanza di accordo, al cinquanta per cento tra i genitori.
L’assegno è compatibile con le altre misure delle Regioni, dalle Province autonome ed dai Comuni, a favore dei figli a carico.
Requisiti assegno unico e universale 2021
Per richiedere l’assegno unico ed universale dal 2021, il richiedente deve essere in possesso di determinati requisiti:
cittadinanza italiana, ovvero essere un cittadino dell’Unione europea, o suo familiare, in quanto titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente.
Cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo UE o di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale;essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
essere residente e domiciliato con i figli a carico in Italia per la durata del beneficio;essere stato o essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi.
Ovvero essere in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno biennale.
Le risorse a favore di questa misura, sono state già indicate dal “Fondo assegno universale e servizi alla famiglia”, istituito dalla Legge di bilancio 2020.
Gradualmente saranno soppresse tutte le altre misure:
assegno al nucleo familiare con almeno tre figli minori,assegno di natalità o bonus bebè,bonus mamma di 800 euro,fondo di sostegno alla natalità,l’assegno familiare in busta paga,le detrazioni per figli a carico.
Sono mantenute le detrazioni fiscali e le misure in vigore, per il coniuge a carico e per gli altri familiari a carico.