Il centrocampista, ceduto dall’Atalanta al Legnano ma cresciuto a Zingonia, era stato colpito da un’aneurisma a 19 anni venerdì nella sua casa di Cermenate.
È spirato nella mattinata di lunedì 11 maggio. Il cordoglio di chi l’ha conosciuto.
Andrea non ce l’ha fatta, era arrivato all’ospedale in condizioni disperate venerdì 9 maggio dopo un malore improvviso che lo ha colto nella sua casa di Cermenate.
La corsa dell’autoambulanza all’ospedale di Varese, dove la situazione è precipitata velocemente a causa di un aneurisma cerebrale.
Il ragazzo ha lottato tra la vita e la morte fino a lunedì mattina quando è spirato.
«Un ragazzo a cui tutti vogliono bene e che si fa voler bene», dice Giovanni Cusatis, allenatore del Legnano nell’intervista rilasciata alla Provincia di Como.
«Ci siamo sentiti qualche giorno fa, come d’abitudine chiamo tutti i ragazzi una volta a settimana, in questo periodo, per sentire come stanno.
Stava bene – dice Cusatis – “Mister, mi ha trovato in tempo perché sto andando a fare l’allenamento giù in giardino”, mi ha detto.