Infatti, il Gabinetto regionale della polizia scientifica ha comunicato al procuratore capo di Patti Angelo Cavallo che le impronte sul traliccio numero 59 di contrada Sorba non sono della quarantatreenne.
Le tracce, che originariamente sembravano impronte, “non sono di natura biologica”.
E quindi, a distanza di mesi, sembra essere cambiato poco o nulla.
Tutto rimane un mistero che, probabilmente, svanirà tra le indagini e i rilevamenti.
Lo sfogo di Daniele Mondello
Cosa si aspetta adesso?
«Ho poca speranza. Ma ho il diritto di sapere cosa è successo. La mia sarà una battaglia lunga. Forse mi aiuteranno le immagini dei satelliti militari.
O forse il sussulto di chi sa e ha deciso di tacere.
Capiremo un giorno perché Viviana viene rinvenuta a un chilometro da Gioele, senza un calzino e con una sola scarpa indossata?».
Come vivi oggi?
«Non sto lavorando, non riesco a concentrarmi. Cerco di stare fuori casa il più possibile ed evito di dormire nel nostro appartamento di Venetico.
Troppi ricordi affollano le mie notti. Io e Viviana ci siamo amati e sostenuti.
Lei era una ragazza volitiva, energica, forte e tale resterà, per sempre, nei miei ricordi. Lei e Gioele sono la mia famiglia, sopravvivo solo perché sento che mi sono vicini.
Mi mancano troppo. La cosa più dura per me è guardare altri bambini. In ciascuno rivedo il volto del mio Gioele.
Ogni mattina mi sveglio nello stesso incubo. Dove c’era amore, oggi c’è il vuoto».