Il secondo laboratorio, invece, sempre del Cvua ma a Stoccarda ha esaminato 17 campioni non riscontrando alcuna contaminazione da Moah ma la presenza di Mosh in 12 prodotti.
Considerando entrambe le analisi, Foodwatch conclude che nel 92% dei campioni testati è stata trovata presenza di Mosh mentre i Moah contaminavano il 21% dei prodotti.
La nota pubblicata da FoodWatch evidenzia così che “A causa del livello di pericolo che presentano per la salute umana, i Moah non dovrebbero essere presenti neanche in piccole quantità negli alimenti”.
E, invece, risultava presenza di Moah nei seguenti prodotti: Nestlè, Novalac, Humana e Rossmann Babydream.
Foodwatch scrive inoltre nella nota relativa a questa indagine: “Non abbiamo informazioni sul fatto che i lotti di prodotti lattiero-caseari in esame siano ancora sul mercato.
Inoltre, non vi è alcuna prova da parte dei produttori che i loro prodotti contaminati siano ora privi di oli minerali”.
Grave è la situazione se si pensa che questi dovrebbero essere prodotti ideati e pensati per bambini e neonati.