In Germania sono state eseguite attente analisi su una serie di note marche di latte in polvere.
E’ stata così evidenziata la pericolosa presenza di oli minerali che anche in piccole tracce, possono essere dannose per i neonati.
A lanciare nuovamente l’allarme è Foodwatch che, già nel 2019, aveva denunciato la presenza di contaminanti nel latte in polvere.
In seguito alle analisi di laboratorio effettuate su 16 prodotti che avevano trovato, nella metà dei campioni, residui di oli minerali aromatici (Moah).
Sempre nel 2019 anche Oktotest aveva analizzato la stessa situazione dopo aver condotto nei suoi laboratori ricerche su 16 confezioni di latte in polvere.
Il nuovo test, eseguito da due laboratori in Germania su un ampio campione (50 confezioni di latte in polvere), anche stavolta ha confermato la presenza, nella maggior parte dei prodotti, di idrocarburi saturi (MOSH) o di idrocarburi aromatici (MOAH).
I primi si accumulano nel tessuto adiposo umano e negli organi mentre i secondi possono causare il cancro e sono perciò considerati al momento i più pericolosi.
Il primo laboratorio, l’Ufficio di indagine chimica e veterinaria del Cvua di Münster, ha trovato presenza di Mosh in tutti i 50 campioni esaminati e Moah in 14 campioni.