Spero in un percorso di consapevolezza delle famiglia».
Tra i commenti sotto il post di Daniela, anche un messaggio dell’ex deputata Vladimir Luxuria:
«Due volte il nome di Alessia censurato, due volte la dignità di una defunta calpestata, due volte un manifesto funebre non per la scomparsa di una persona ma la morte della pietas e della comprensione.
In una futura legge contro la transfobia, ricordiamolo», ha scritto.
Sulla questione ha voluto dire la sua anche Giovanna “Gio” Miscia, organizzatrice in Abruzzo del concorso di miss Trans:
«Un altro caso di mancanza di rispetto per l’identità di una persona trans, nemmeno da morta è stata considerata nel giusto modo.
Questa è una mancanza di rispetto».