«Così una donna ridiventa un uomo nel silenzio della morte.
Ancora il macabro utilizzo dell’egoismo nella totale negazione all’esistenza», scrive chi la conosceva
Era diventata Alessia dopo aver scelto di cambiare sesso.
Aveva 46 anni ed è morta qualche giorno fa all’ospedale di Pescara.
Alessia, però, sul manifesto funebre è tornata a comparire con il suo vecchio nome anagrafico al maschile.
Una scoperta che ha lasciato sbigottita la comunità trans pescarese che vede in quella scelta – voluta molto probabilmente dalla famiglia – il tentativo di nascondere e cancellare definitivamente l’identità della donna.
Daniela Lourdes Falanga, amica di Alessia, ha commentato la vicenda, scrivendo un breve messaggio sul suo profilo Facebook:
«Dopo Alessia, dopo Valentina, dopo chissà quante e quanti invisibili, ancora il macabro utilizzo dell’egoismo nella totale negazione all’esistenza.
Così una donna ridiventa un uomo nel silenzio della morte.