“Ho visto il cartello della stazione di Carnate e poi non lo so cosa è successo. Mi è sembrato di essere in mezzo a una bomba”.
Dentro la carrozza diventata una prigione di lamiere, S. è rimasto fino all’arrivo dei soccorsi.
“Avevo male alla gamba, non riuscivo ad alzarmi.
Ho preso un colpo anche al collo e non riuscivo a muovermi e nemmeno a guardare che cosa stava succedendo fuori:
ho pensato a un terremoto, poi qualcuno da fuori ha aperto la porta ed è venuto da me”.
A liberare il 49enne sono stati i vigili del fuoco di Monza che sono accorsi sul luogo dell’incidente ferroviario insieme al personale del 118.
E alle forze dell’ordine pochi istanti dopo il deragliamento, necessario proprio per fermare la corsa del treno.
Mentre tra le carrozze distrutte e i vagoni sollevati tra le macerie, i soccorsi erano al lavoro, il 49enne è stato accompagnato in ambulanza all’ospedale di Vimercate dove è stato medicato e dimesso in serata.
Solo una contusione e qualche graffio ma poteva anche andare diversamente e S. lo sa.
“La mia fortuna è stata quella di essere in mezzo al treno: se qualcuno sedeva davanti sicuramente sarebbe morto”, ammette.
E proprio alla morte ha pensato anche lui in quegli istanti. “Ero dentro e mi sentivo sballottato come un pallone.
È andata bene per fortuna e adesso sto abbastanza bene”.
S. fa ancora un po’ fatica ad appoggiare la gamba ma è già in piedi e pronto a salire su un altro treno, uno dei tanti che nei suoi dodici anni in Italia ha preso per spostarsi tra Lecco – dove abita il fratello – e Milano.
Ora si indaga: aperta inchiesta
Mentre S. cerca di lasciarsi alle spalle la paura e lo spavento di quegli attimi, gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire con esattezza le fasi del deragliamento e accertare le responsabilità.
Come già emerso, a bordo del convoglio non erano presenti né il macchinista né il capotreno.
Che sarebbero rimasti a terra, alla stazione dopo una pausa mentre il treno sarebbe partito da solo da Paderno Robbiate.
Trenord ha annunciato l’istituzione di una commissione interna per chiarire quanto accaduto.
Ora è stata aperta un’inchiesta per disastro ferroviario colposo a carico di ignoti.
A coordinare l’inchiesta ci sono il pm Michele Trianni e il procuratore capo Claudio Gittardi.
Quando la dinamica dell’incidente verrà chiarita, sulla base della relazione della Polfer, che sta facendo accertamenti sul caso, si procederà eventualmente con le iscrizioni nel registro degli indagati.