Inoltre bisognerà sostituire più di frequente i pacchi filtranti dell’aria in ingresso, oppure sostituirli con altri più efficienti.
Ci sono indicazioni più precise anche riguardo ai punti esterni agli ambienti in cui viene espulsa l’aria, ai ventilatori, agli impianti di riscaldamento e raffrescamento e alla pulizia di prese e griglie di ventilazione.
Organizzazione degli spazi e degli orari nelle piscine
Nelle piscine saranno vietate manifestazioni, eventi e feste e non si potrà nemmeno accedere alle tribune.
Inoltre le vasche normalmente usate per sport e giochi acquatici dovranno essere convertite per la sola balneazione.
Si potranno però continuare a usare le vasche “torrente”, “toboga” e “scivoli morbidi” nel caso in cui i gestori possano garantire i requisiti di distanziamento fisico e di igiene richiesti per tutte le piscine (ed elencati, in breve, più avanti).
I gestori dovranno redigere un programma delle attività per regolamentare le presenze e favorire il rispetto del distanziamento di almeno 1 metro tra le persone.
Fatta eccezione per quelle per cui non valgono le regole sul distanziamento – come i conviventi.
Nelle vasche ci dovranno essere almeno 7 metri quadrati di superficie a persona e lo stesso varrà anche nelle aree predisposte per prendere il sole e riposare.
Si consiglia per questo di privilegiare l’accesso alle piscine su prenotazione e regolamentare gli accessi; i gestori dovranno conservare per almeno 14 giorni l’elenco delle presenze.
Negli spogliatoi e nelle docce bisognerà organizzare gli spazi in modo che sia mantenuto almeno 1 metro di distanza tra le persone.
Le attrezzature come sedie a sdraio e lettini andranno disposte in modo che per raggiungerle e occuparle non si debba passare a meno di 1 metro e mezzo da altre persone.
Se possibile inoltre si dovranno allestire percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita.
Igiene nelle piscine
Come nelle palestre, negli spogliatoi tutti gli indumenti e gli oggetti personali dovranno essere riposti, negli armadietti, all’interno di borse personali.
Si raccomanda alle piscine di mettere a disposizione degli utenti dei sacchetti per riporre gli effetti personali a chi è senza.
Inoltre in diversi punti delle strutture dovranno essere presenti dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani.
Sarà obbligatorio pulirsi le mani in entrata.
I gestori dovranno garantire una regolare e frequente pulizia con disinfezione delle aree comuni, degli spogliatoi, delle cabine, delle docce, dei servizi igienici e delle attrezzature, sia quelle galleggianti che i lettini e le sdraio.
Queste ultime in particolare dovranno essere disinfettate dopo ogni uso.
A fine giornata poi tutta la struttura dovrà essere sanificata.
In generale, continueranno a valere le consuete norme igieniche che valgono nelle piscine:
prima di entrare in acqua bisogna farsi una doccia con il sapone; è obbligatorio indossare una cuffia; è vietato sputare, soffiarsi il naso e urinare in acqua, e ai bambini molto piccoli si dovranno far indossare pannolini contenitivi.
Le regole poi comprendono vari dettagli riguardo ai trattamenti dell’acqua nelle vasche e alle analisi chimiche e microbiologiche da realizzare mensilmente: qui si trovano tutti i dettagli.
Altro
Anche nelle palestre e nelle piscine si dovrà informare gli utenti sulle misure da adottare. In particolare nelle piscine dovrà essere allestita un’opportuna segnaletica e dovranno essere spiegate le regole da seguire con monitor e maxi schermi.
Come nei ristoranti, nei lidi e nei negozi di parrucchieri ed estetisti si potrà misurare la temperatura corporea all’ingresso:
a chi risultasse avere una temperatura maggiore di 37,5 °C dovrà essere negato l’ingresso.