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Riapertura palestre e piscine: ECCO LE REGOLE

Potranno riaprire da lunedì 25 maggio in tutta Italia tranne in Lombardia, dove rimarranno chiuse almeno fino al 31 maggio

Palestre e piscine potranno riaprire lunedì 25 maggio, in base al decreto firmato domenica scorsa dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Il decreto, che ha allentato le restrizioni in vigore fino al quel momento a causa del coronavirus, ha permesso la riapertura dal 18 maggio di negozi, servizi di cura alla persona, bar e ristoranti, stabilimenti balneari, uffici pubblici, hotel e musei;

la riapertura di palestre, piscine e centri sportivi è stata posticipata invece al 25 maggio.

 

 

La riapertura potrà avvenire in tutta Italia tranne che in Lombardia, dove il presidente Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza valida fino al 31 maggio che ne vieta la riapertura.

Un’eventuale riapertura dopo quella data verrà decisa solo dopo la valutazione dell’andamento dell’epidemia nella regione.

Nel resto d’Italia la riapertura di palestre e piscine potrà avvenire solo attenendosi a regole molto scrupolose.

In generale più dettagliate rispetto a quelle per le altre attività, dato che si tratta di luoghi dove ci può essere un maggiore contatto fisico.

Si applicano alle palestre di enti locali e soggetti pubblici e privati (comprese quelle dove si fa attività fisica solo con corsi)

E a tutte le piscine aperte al pubblico, fatta eccezione per quelle ad usi speciali di cura, di riabilitazione e termali, e quelle alimentate ad acqua di mare.

Organizzazione degli spazi e degli orari nelle palestre.

Le palestre dovranno redigere un programma delle attività e cercare di pianificarle il più possibile, invitando i clienti a prenotare e tenendo conto del fatto che gli accessi andranno regolamentati in modo da evitare assembramenti.

Gli elenchi dei presenti dovranno essere conservati per 14 giorni.

Negli spogliatoi e nelle docce gli spazi dovranno essere organizzati in modo che sia sempre rispettata la distanza di almeno 1 metro tra una persona e l’altra;

per farlo si potrà ad esempio separare diverse postazioni con delle barriere e regolamentare gli accessi.

Anche negli altri ambienti bisognerà trovare dei sistemi per garantire la distanza fisica di almeno 1 metro per le persone che non svolgono attività fisica.

E di almeno 2 metri per quelle che invece si stanno allenando, specie se intensamente.

Per questo bisognerà riorganizzare il posizionamento di attrezzi e macchine e regolamentare l’accesso a ognuno di essi.

Igiene nelle palestre.

Nelle palestre gli attrezzi e le macchine dovranno essere disinfettati dopo ogni utilizzo e quelli che non possono essere disinfettati non potranno essere utilizzati.

Gli ambienti in generale dovranno essere puliti e disinfettati anche più volte al giorno e gli spogliatoi – armadietti compresi – dovranno essere puliti e disinfettati a fine giornata.

Gli utenti dovranno usare calzature apposite riservate per la palestra e non dovranno condividere borracce, asciugamani e altri oggetti personali con altri utenti.

Negli spogliatoi tutti gli indumenti e gli oggetti personali dovranno essere riposti, negli armadietti, all’interno di borse personali.

Si raccomanda alle palestre di mettere a disposizione degli utenti dei sacchetti per riporre gli effetti personali a chi è senza.

In diversi punti della palestra dovranno essere presenti dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani e tutte le persone che entreranno nella palestra dovranno lavarsi le mani all’ingresso e in uscita.

Sono state inoltre stabilite delle regole molto dettagliate riguardo l’aerazione degli ambienti e gli impianti di condizionamento.

Ad esempio, nelle palestre sarà necessario aerare periodicamente gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, evitando però forti correnti d’aria, o caldo e freddo eccessivi.