• Mar. Dic 3rd, 2024

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Gli italiani hanno più paura della crisi che del virus. Un sondaggio lo dimostra 

Emergono le diverse posizioni tra gli elettori dei vari partiti, ma anche tra nord e sud.

In queste settimane, il Governo sta gradualmente allentando le misure di lockdown istituite su tutto il territorio nazionale più di due mesi fa, passando per una serie di step:

la cosiddetta “Fase 2” prevede infatti una riapertura graduale delle attività produttive e commerciali, nell’ottica di un lento e cauto ritorno alla normalità.

Insomma, questa è la fase in cui i cittadini italiani devono convivere, nella loro vita di tutti i giorni, con il virus.

Si tratta dunque di una fase molto delicata, in cui le inevitabili difficoltà economiche provocate dal lockdown potranno portare all’emergere di forti tensioni sociali.

A questo proposito, Quorum/YouTrend ha condotto un sondaggio su base nazionale, indagando l’opinione degli italiani sulle possibili conflittualità sociali che potrebbero emergere nella “Fase 2”.


Le domande poste per il sondaggio

  • Pensi a quanto potrà succedere in Italia nei prossimi mesi. Cosa la preoccupa di più, la situazione sanitaria o quella economica e sociale?
  • Secondo lei nei prossimi mesi le tensioni in Italia aumenteranno?
  • E secondo lei cosa dovrebbe fare il Governo per contenere queste tensioni sociali?

Innanzitutto, è stato chiesto se nei prossimi mesi potrebbe preoccupare di più la situazione sanitaria o quella economico-sociale:

per più di sei italiani su dieci (precisamente il 63,2%) sarà quest’ultima a rivelarsi più problematica, mentre l’emergenza sanitaria è stata indicata da poco più di un terzo del campione sondato (34,6%).

Incrociando le risposte sulla base delle intenzioni di voto, sono gli elettori di Italia Viva i più preoccupati dalla situazione economico-sociale (89,7%).

Mentre filtrando le risposte per fasce d’età emerge una linea di frattura sui 55 anni:

per tre under 55 su quattro, infatti, preoccuperà di più la situazione dell’economia e della società, mentre per i cittadini più anziani si scende al 55% (del resto, la pericolosità del coronavirus per la salute tende ad aumentare con l’età).

Anche tra Nord e Centro-Sud la situazione non è omogenea:

infatti, la situazione sanitaria preoccupa maggiormente nelle regioni più colpite, e cioè in quelle settentrionali e in particolare nel Nord-Ovest.

Il fatto che la situazione economica possa rivelarsi preoccupante per molti italiani porta con sé una conseguenza diretta sulle tensioni nella società, che secondo il 61,8% degli intervistati aumenteranno inevitabilmente con i mesi a venire.

Solo un italiano su quattro, invece, ritiene che non si verificherà nessun aumento della conflittualità sociale nel nostro Paese.

Questo aumento ci sarà secondo la maggioranza assoluta degli elettori di tutti i partiti, con l’eccezione di chi intende votare Forza Italia (41% di “sì”).

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