“È anche un po’ deprimente dover rispiegare qual è la situazione, ma ve lo ridico: noi siamo non solo in crisi dal punto di vista sanitario, ma siamo in una profondissima crisi socio economica.
Milano ha bisogno di tornare a lavorare, a lavorare – ha detto Sala alzando la voce -. Questo è il punto, non è un vezzo, una voglia, è una necessità.
Non permetterò – ha proseguito – che 4 scalmanati senza mascherina uno vicino all’altro mettano in discussione tutto ciò.
Potevamo essere inconsapevoli due o tre mesi fa, e anche io lo sono stato, ma adesso no”, ha ammonito Sala.
Quindi, ecco l’avviso ai suoi cittadini: “Questo è un ultimatum.
O cambiamo oggi o io domani prenderò provvedimenti, chiudo i Navigli piuttosto che chiudo l’asporto – ha annunciato – e poi lo spiegate voi ai baristi perché il sindaco non gli permette di vendere.
Poi io mi prendo le mie responsabilità, ci metto più vigili stasera sui Navigli, ma non è un guardia ladri, non è un gioco, non possiamo permettercelo”.
“Usiamo la testa tutti – ha concluso il sindaco -. Senza testa c’è l’1% dei milanesi e non permetterò che l’1% metta in difficoltà il 99.