A centinaia infatti si sono presentati negli ospedali di Amman accusando dei seri problemi digestivi.
Il ministro della Salute della Giordania ha inoltre sottolineato che oltre 300 persone sono ancora ricoverate in ospedale e che per almeno quattro pazienti si è reso necessario il ricovero in terapia intensiva.
Da una prima ricostruzione dei fatti è stato facile per gli inquirenti risalire al ristoratore che pare avesse deciso di vendere per alcuni giorno shawarma a basso costo applicando una promozione.
Potrebbe essere proprio questo aspetto a dare una svolta alle indagini in quanto capire le motivazioni alla base dello sconto.
Magari attuato per una fornitura di materie prime scadenti, permetterebbe di ricostruire l’intera filiera dei responsabili.