Lutto nel mondo dello sport italiano: Alessandro Talotti, uno dei migliori atleti del salto in alto dell’intera storia azzurra, è morto all’età di 40 anni a seguito di un tumore.
Il saltatore, che si era sposato solamente qualche giorno prima di lasciare questo mondo, combatteva con la malattia da ormai molto tempo.
L’uomo, oltre alla moglie, lascia anche un figlio di pochi mesi.
L’INVIDIABILE PALMARÈS DELL’ATLETA
Un brutto, bruttissimo risveglio per lo sport italiano. Nella notte di sabato 15 maggio, Alessandro Talotti è stato stroncato da un tumore allo stomaco.
L’uomo è stato uno dei migliori saltatori in alto della storia dell’atletica leggera azzurra, con un personale di 2 metri e 32 indoor, 2.30 all’aperto, la partecipazione a due Olimpiadi (finalista ad Atene), ed ancora Mondiali, Europei e campionati italiani.
DA POCO ERA DIVENTATO PAPÀ
Talotti, che a fine carriera si era laureato in fisioterapia e aveva intrapreso un nuovo percorso da fisioterapista, scoprì di avere un tumore allo stomaco proprio lo stesso giorno in cui la compagna Silvia Stibilj, fuoriclasse azzurra del pattinaggio artistico a rotelle, seppe di essere incinta.
La nascita del piccolo Elio, avvenuta lo scorso autunno, convinse la coppia a prendere un’importante decisione: sposarsi e creare una vera e propria famiglia.
Il matrimonio, che si è tenuto giusto qualche giorno fa, è stato però tragicamente interrotto da questo infausto evento.
IL DISCORSO DELL’ATLETA POCO PRIMA DELLA MORTE
Talotti, che ha combattuto contro il cancro fino all’ultimo armandosi di un indomito coraggio, aveva rivelato al Corriere, giusto lo scorso novembre, alcuni retroscena della sua tragica esperienza: