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Ferragosto, chiuse le spiagge di notte in tutta Italia:

Ferragosto blindato anche nelle Marche:

saltano i grandi eventi, quelli che richiamavano un numero significativo di persone, come la Notte Bianca e il Primo Piano Festival ad Ancona; annullati gli spettacoli pirotecnici a Falconara, Numana, Porto Recanati e Civitanova Marche.

Niente bivacchi o falò ad Agropoli, in provincia di Salerno.

Su tutto il territorio comunale di Viareggio (Lucca) per l’intera giornata di Ferragosto il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha firmato un’ordinanza nella quale viene esplicitato il divieto di ‘gavettoni’:

non si potrà giocare con i getti d’acqua, o lanciare palloncini pieni d’acqua nelle spiagge, nelle aree pubbliche o aperte al pubblico.

Il divieto è stato deciso ritenendo che “i comportamenti assunti nell’azione del lancio dei ‘gavettoni’ potrebbero aumentare i rischi di contagio legati al mancato rispetto del distanziamento sociale previsto per attenuare il rischio di diffusione del virus Covid-19”.

La violazione del divieto comporta una sanzione amministrativa di 80 euro oltre alla denuncia all’autorità giudiziaria per violazione dell’articolo 650 del codice penale.

Sulle discoteche il governo non decide
Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo non aveva usato mezzi termini: l

“Le discoteche devono rimanere chiuse perché, checché se ne dica, con migliaia di ragazzi ammassati non c’è nulla da fare”.

Per Miozzo gli assembramenti con un numero alto di persone “sono devastanti e impossibili da gestire”.

“Ci rendiamo perfettamente conto che l’economia del divertimento fa parte dell’economia del turismo – ha aggiunto -, ma sul piatto della bilancia vanno messi i rischi che si corrono se si riapre e il prezzo da pagare se non si riapre.

È chiaro che se alcuni settori restano chiusi devono esserci delle compensazioni. I lavoratori delle discoteche devono essere tutelati al pari di tutti gli altri e, forse, anche di più”.

“L’ultimo Dpcm licenziato non prevede che le discoteche restino aperte. È stata data alle Regioni la possibilità di derogare.

E sono le Regioni che decidono cosa fare in questa materia.

E lo fanno a secondo i numeri che hanno. E’ evidente che se si hanno 5 contagi ci si può permettere che la discoteca resti aperta”.

ha ribadito la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, intervenuta questa mattina a ‘Radio anch’io’ su Radio uno, sottolineando, però, che le aperture possono esser previste se si esercita “un controllo molto rigoroso, perché Covid ci ha insegnato che i numeri fanno presto a decollare”.

Nelle discoteche, dunque, secondo la sottosegretaria occorre rispettare le regole e indossare per esempio la mascherina.

La presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha firmato oggi un’ordinanza che sospende tutte le attività che prevedono il ballo, quindi sale da ballo, discoteche e locali assimilati come i lidi balneari, all’aperto o al chiuso.

Una decisione presa, si legge nella nota della giunta, “in accordo con il governo nazionale e dopo aver interloquito con i ministri della Salute e degli affari regionali, Roberto Speranza e Francesco Boccia”.

L’ordinanza che durerà fino al prossimo 7 settembre.

Ieri era toccato al governatore pugliese Michele Emiliano fare la voce grossa:

ha firmato un’ordinanza che rende obbligatorio, da oggi, indossare la mascherina negli spazi all’aperto, dove non è possibile garantire il distanziamento, e nelle discoteche.

Il presidente toscano Enrico Rossi a proposito delle discoteche ha detto: “Personalmente sono favorevole alla chiusura.

Ma chiedo che il provvedimento sia nazionale per non creare assurde differenze tra territori e altrettanto assurde e pericolose migrazioni di giovani da una regione all’altra alla ricerca di luoghi dove ballare.

Intanto, vale la mia ordinanza che è restrittiva rispetto alle linee guida nazionali”, e prevede infatti un distanziamento di due metri.

Sulla stesa linea sono Emilia-Romagna e Sardegna.

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