• Gio. Nov 21st, 2024

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Essere superstiziosi fa bene alla salute!

In ogni caso dobbiamo valutare con attenzione quanto dare in appalto al destino.

Diversi studi ci dicono che le persone che si ritengono fortunate investono molta energia nelle loro attività.

Mentre quelle che si ritengono sfortunate, pensando che tutto andrà male, investono piuttosto nella prevenzione dei rischi.

Quindi, sentire la fortuna dalla nostra parte ci dà energia e galvanizza, la malasorte invece ci fa assumere un atteggiamento fatalista e depotenziante.

Una risorsa aggiuntiva nei momenti di incertezza

Un pizzico di superstizione è dunque una risorsa aggiuntiva a cui attingere, facendo attenzione a non farsi governare dal rituale, a non esserne schiavi (che succede se non ce l’ho?), ma a governarlo.

Come fanno gli sportivi quando toccano la palla in un certo modo, rispettano un rituale che li aiuta a concentrarsi e a chiamare a raccolta le buone forze.

Nei periodi storici in cui prevale l’incertezza, come questo che stiamo vivendo, quando vacilla la fiducia rispetto alla possibilità di incidere nella realtà, siamo tentati di fare riferimento al pensiero magico.

E’ un modo creativo per allearsi a forze inconsce che ci possono supportare.

Purché non vada a scapito dell’intenzione e della determinazione.

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Il pensiero magico aiuta ad attivare risorse inconsce

Non vergogniamoci del pensiero magico. Semmai è illusorio pensare di poter controllare tutto sempre e solo con la ragione.

E’ importante avere una struttura psichica elastica che ci consenta di sconfinare nell’irrazionale, nell’auto suggestione e quindi nell’attivazione di risorse inconsce.

E’ importante intendersi su che cos’è il pensiero magico ed evitare le sue derive trash:

penso ai tarocchi, e a certe forme di gioco d’azzardo.

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