Credere nella superstizione può farci bene.
Che male c’è nell’osservare un piccolo rituale scaramantico se ci fa sentire più forti e determinati, se sentiamo che la fortuna è dalla nostra parte?
Non costa nulla consultare l’oroscopo, formidabile fonte di ottimismo, né tenere in tasca il nostro talismano, se ci aiuta a sfidare la fortuna.
Cercare vari modi per propiziarsi la buona sorte è più che lecito, non si può liquidare come una sciocchezza, anzi, come ha scritto l’etologo Danilo Mainardi
«credere nell’irrazionale è un vantaggio per la sopravvivenza della specie ed un modo efficiente per affrontare meglio la vita».
Un strategia per agganciare la fortuna
Quando indossiamo sempre lo stesso indumento per affrontare un esame
(lo stesso che indossavamo quella volta che ci è andata molto bene).
Stiamo usando uno strumento che ci serve per agganciare un aspetto della fortuna, pensando di portare la buona sorte dalla nostra parte.
E’ un atteggiamento molto comune, che si origina in rituali antichissimi, che nulla ha a che vedere con l’intelligenza o la razionalità delle persone.
In quel momento utilizziamo l’attenzione selettiva:
ci ricordiamo solo di quelle volte che è andata bene e tendiamo a scartare quelle in cui non ha funzionato.
La fortuna al nostro fianco ci dà più energia
Sentire la fortuna al nostra fianco ci può aiutare ad essere più attivi, ad avere più energie da spendere, quindi l’effetto è positivo.
Anche chi ha molta fede è favorito: sentirsi supportati sul piano inconscio da più forza.
Ci può essere anche un risvolto negativo, attenzione: affidarsi eccessivamente alla fortuna, può diminuire il senso di responsabilità.