Inizialmente iscritta al Partito Socialista, fin dal 1994 ha creduto nel progetto di Forza Italia ed è diventata una fedelissima di Silvio Berlusconi
Con la casacca azzurra è diventata prima deputata dal 2001 al 2020 e poi governatrice della Calabria conquistando il 55,3% dei voti.
Dal 2001 al 2006 è stata anche sottosegretaria al ministero della Giustizia con il governo Berlusconi e nel 2013 con il governo Letta.
La pasionaria azzurra che si prende la Calabria
Nella sua breve presidenza più volte era andata allo scontro con il governo centrale.
Prima con un’ordinanza che – già a maggio – riapriva bar e ristoranti all’aperto prima del via libera di Conte.
Ordinanza che l’aveva portata immediatamente sotto il tiro incrociato di Pd e 5Stelle, nonostante a chiedere delle misure più morbide fossero stati per primi proprio i dem locali.
Passano pochi mesi, finisce il periodo di lockdown, ma si fa sempre più allarmante la questione degli sbarchi clandestini. Il governo si dà al “gioco delle tre carte”: sposta i migranti dalla Sicilia, prima sulle navi quarantena, poi nelle altre Regioni.
Ed è proprio la Santelli per prima a protestare.
Lo fa con una lettera che suona come un ultimatum a Conte: “Intervieni o blocco gli sbarchi”, è l’aut aut.
“Il progetto intrapreso, il linguaggio nuovo e l’entusiasmo che lei rappresentava non finirà”, assicura il suo vice, Nino Spirlì, che prenderà le redini della Regione fino a nuovo voto, “È una grande responsabilità, continuerò il suo progetto, nella strada che lei ha tracciato e abbiamo condiviso, sarà ancora una amministrazione Santelli”.