Immediatamente i militari sono andati sul posto, nella casa della donna e l’hanno trovata sul letto, morta.
Il cadavere aveva ancora visibile la grossa ferita alla testa causata dal proiettile del fucile a pompa calibro 12, che poi è stato trovato in casa.
Dalle prime ricostruzioni, l’uomo si è giustificato adducendo motivi ‘passionali’, ma le indagini sono ancora in corso.
I due erano legati sentimentalmente da circa 9 anni.
L’uomo, interrogato per 4 ore e mezzo dal pm di turno Giovanni Tarzia nella caserma dei carabinieri di Cassano.
È stato sottoposto a fermo per indiziato di delitto e portato nel carcere di San Vittore.
Secondo le prime ricostruzioni ad opera dei carabinieri, a scatenare la follia omicida del 47enne sarebbe stata l’intenzione da parte della donna di mettere fine alla relazione.
Le ha sparato in testa mentre dormiva.
Da circa due settimane i due vivevano a casa di lei, nel centro dell’hinterland milanese.
Lei voleva interrompere la relazione ma aveva deciso comunque di ospitarlo a casa sua (lui è di Bressanone) per via dell‘isolamento imposto dell’emergenza coronavirus.