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Dramma a Reggio Calabria: Valerio muore nel sonno, fra le rovine di una vecchia caserma

Valerio era un clochard di 28 anni, invisibile come tutti gli altri.

Lo ha trovato Basilio, suo amico di sventura.

Che ora non intende tornare nei ruderi che odorano di morte

Valerio è un senzatetto di 28 anni, morto nel sonno ieri notte, nello scheletro di un alloggio di fortuna sul viale Europa.

A trovarlo ieri mattina è stato Basilio, il suo amico di sventura.

Ha tentato di svegliarlo, ma invano.

E allora ha dato l’allarme, ma non c’era più nulla da fare.

A raccontare la storia di Valerio è Alessandro Cartisano, volontario della Caritas e presidente dell’associazione Abakhi che il giovane lo ha conosciuto all’Help center della stazione ferroviaria di Reggio Calabria.

«Le persone che entrano – spiega Alessandro – per noi hanno un volto, un nome, una storia. E la relazione diventa fondamentale».

Per i volontari quelle persone non sono stracci che camminano, non sono esseri invisibili, chiamati così perché tanto di loro non importa niente a nessuno.

Poveri e senzatetto sono persone che non solo hanno una storia ma ce l’hanno piena di fardelli e di sofferenza e, per questo, meritano più attenzione degli altri.

E quell’attenzione la ricevono dai volontari, gli porgono un caffè o portano loro il cibo nei rifugi di fortuna.

E stanno ad ascoltarli, alcune volte e parlano solo gli occhi, i volti pieni di rughe di sole, e si sta in silenzio.

La storia si Valerio è come quella dell’uomo investito dal treno pochi mesi fa mentre ubriaco cercava di attraversare i binari.