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COVID-19: Raggiunta la soglia dei 2300 pazienti in terapia intensiva potrebbe essere inevitabile il lockdown:

Come è stato spiegato nei giorni scorsi anche dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, in questi giorni si procede con colloqui con le Regioni, di concerto con il ministero della Salute (le ordinanze, come prevede il decreto del 7 ottobre, devono essere controfirmate dal ministro Speranza), per mantenere un forte coordinamento centrale e tenere insieme tutte le ordinanze che i governatori stanno emanando in queste ore, e che vanno nella direzione di una limitazione della socialità dei cittadini.

L’indice Rt

Fondamentale per valutare l’opportunità delle misure sarà l’indice Rt delle varie zone interessate.

Tra oggi e domani dovrebbe arrivare il monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità, che fornirà i dati aggiornati.

Il ministro della Salute Roberto Speranza e quello degli Affari regionali Francesco Boccia trattano con le Regioni, lavorano insieme per rendere le misure omogenee in tutta Italia.

Lo studio dell’Iss sugli scenari di crisi considera “alto” l’Rt oltre l’1,5 per tre settimane consecutive.

Quali sono le attività che chiuderanno per prime

Sale giochi

Come ha ricordato il Corriere della Sera con un peggioramento della situazione sanitaria la prime attività a fermarsi sarebbero le sale giochi, che essendo luoghi chiusi in cui si raccolgono molte persone rappresentano un possibile moltiplicatore dei contagi.

È ritenuta un’attività non essenziale, anche se i mancati introiti provocherebbero danni pesanti all’erario.

Palestre e piscine

L’esecutivo aveva dato una settimana di tempo a palestre e piscine per mettersi in regola con i protocolli anti contagio.

E fino ad ora le verifiche affidate ai carabinieri del Nas hanno dimostrato che si tratta di luoghi a norma.

Oggi verrà stabilita una stretta ulteriore che renderà obbligatorie tutte quelle precauzioni finora facoltative, come la misurazione della temperatura e lo scaglionamento degli ingressi.

Questo l’accordo tra le associazioni di categoria e il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora che ha cercato di impedirne la chiusura.

Anche perché gli atleti si riverserebbero a quel punto in parchi e spazi aperti, con il rischio di assembramenti incontrollati.

I centri commerciali

I centri commerciali rimarranno chiusi in alcune Regioni nel fine settimana, quando maggiormente i negozi si riempiono di clienti. Fino ad ora si tratta di misure locali, ma il governo potrebbe decidere di stabilire una chiusura su tutto il territorio nazionale, lasciando aperti i negozi di generi alimentari e le farmacie, sull’esempio della Lombardia.