Coronavirus. “Oggi l’incremento delle infezioni: ecco cosa succederà”
È la previsione del virologo Andrea Crisanti, professore di macrobiologia dell’Università di Padova e consulente per l’emergenza sanitaria della Regione Veneto, che si dice ”per nulla ottimista” circa l’incremento dell’infenzione nelle ultime due settimane.
“Nel giro di 10-20 giorni avremo 1000 casi positivi al giorno”.
Preoccupa – e non poco – la crescita della curva epidemiologica.
Nel giro di pochi giorni, si è registrato un aumento sensibile dei contagi che, dopo un periodo di relativa quiete, potrebbe far rimpiombare l’Italia nell’incubo del Covid.
“Mi pare evidente che nel giro di 10-20 giorni arriveremo ad almeno mille casi positivi giornalieri. – tuona Andrea Crisanti attraverso le pagine de Il Messaggero –
Quello che non si riesce a spiegare è che più i nuovi positivi aumentano, più crescono le possibilità di avere pazienti in terapia intensiva.
E di vedere un incremento dei decessi, purtroppo”.
Nella giornata di Ferragosto i numeri dell’infenzione hanno raggiunto quota 629 casi positivi: mai così alti dallo scorso 18 maggio.
“Purtroppo, già oggi vediamo, giorno per giorno, aumentare i pazienti in terapia intensiva in Italia. – continua il virologo –
Sono ancora numeri sostenibili, ma dobbiamo guardare in prospettiva a ciò che succederà con questo costante incremento dei casi”.
Continua a salire il numero dei contagiati giornalieri: nelle ultime 24 ore se ne registrano 629, contro i 574 di venerdì.
“Purtroppo la dinamica dell’ epidemia è ormai chiara, – spiega Crisanti – il ritmo di crescita è costante, mi pare improbabile che si riesca a frenare.
Certo, come sempre succede, avremo un calo domenica e lunedì, con i dati riferiti al fine settimana quando rallenta l’ esecuzione dei tamponi, ma la tendenza è consolidata”.
Meno preoccupante, invece, è il dato relativo alle terapie intensive ma il virologo avverte: “Questo dato può risultare ingannevole.
Guardiamo a cosa sta succedendo negli Stati Uniti.
Semplificando: i morti arrivano sempre dopo. Prima c’ è un incremento di infezioni, poi, dopo 20-30 giorni, quello dei decessi.
Certo, rispetto a marzo e aprile, il sistema sanitario sa rispondere meglio, curare con più efficacia i pazienti, ma già oggi registriamo casi gravi, già oggi vediamo aumentare il numero dei pazienti in terapia intensiva.
Per questo sarebbe stato importantissimo tentare di raggiungere il traguardo dei contagi zero, era a portata di mano, abbiamo fallito”.
La riapertura delle discoteche è stata a lungo terreno di scontro tra Regioni e governo.
Netta a tale riguardo la posizione del professor Crisanti: “Di questa cosa delle discoteche aperte io non mi capacito.
– dice – Di questa cosa delle discoteche aperte io non mi capacito”.