Non ci sta Antonino Cannavacciuolo, celebre chef partenopeo che con Villa Crespi ha coronato il suo successo in Italia e nel mondo, il quale ha criticato la scelta di imporre un nuovo lockdown alla ristorazione.
Il settore, infatti, risente fortemente della crisi economica successiva all’emergenza sanitaria.
Le restrizioni volute per bar e ristoranti, unitamente al clima di terrore ormai molto diffuso fra i cittadini, fanno sì che il settore si regga a fatica.
Antonino Cannavacciuolo contro un nuovo lockdown
Intervistato dal Corriere della Sera per “Cook”, il suo mensile di cucina, Antonino Cannavacciuolo ha confidato le difficoltà del lockdown e le dure conseguenze successive alla chiusura.
Scongiurando nuove restrizioni, ha commentato: “A questo punto non ci si doveva nemmeno arrivare. Noi ristoratori da maggio abbiamo rispettato tutte le leggi, ridotto i coperti, distanziato, riaperto in sicurezza e ora rischiamo di dover chiudere di nuovo? No, non ce lo meritiamo proprio“.
Lo chef del ristorante Villa Crespi di Orta San Giulio, in provincia di Novara, ha aggiunto: “Ora anche qui da noi, come già in Lombardia, i clienti dovranno arrivare e andare via mezz’ora prima del solito.
Ci organizzeremo come abbiamo sempre fatto. Intanto già da prima, anche per far sentire al sicuro i clienti, i tavoli da otto non li facciamo più e quelli da quattro sono diventati da due.
Dopo di che, però, perché ci siamo ridotti così?
Quest’estate abbiamo visto feste ovunque, barche piene… E i ristoratori che hanno, giustamente, rispettato le regole ora si trovano di nuovo a rischio chiusura. No, bisognava evitare di allentare troppo nei mesi scorsi”.
Cannavacciuolo ha anche sottolineato i meriti dell’Italia, che, a sua detta, “ha fatto un ottimo lavoro chiudendosi per mesi. All’estero, invece, dove hanno aperto troppo presto o non hanno mai chiuso stanno peggio di noi”.
Ma ha precisato: “Questo vantaggio non andava sprecato”.
Villa Crespi e la stella Michelin
Intanto a Villa Crespi sono nate le ricette della nuova collana. “Io stesso, quando ho cominciato da ragazzo, compravo solo ricettari con le immagini di tutte le fasi”, ha commentato.
Il famoso chef ha aperto il suo ristorante nel 1999 insieme alla moglie Cinzia.
Ormai compiuti i suoi primi 20 anni di attività, Cannavacciuolo e il suo staff puntano sempre più alto, tra eleganza e qualità.
Parlando della terza stella Michelin, ha dichiarato: “Se mi arriva sono l’uomo più felice del mondo. Ma non vivo per quella”.