La domenica assolata ha portato tante persone nel centro antico, troppo vicine e alcune senza mascherine.
Il sindaco: «Ci vuole serietà»
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Sole e voglia di uscire. E di tornare in Città Alta, dove d’abitudine nelle domeniche prima dell’epidemia migliaia di bergamaschi si mischiavano ai turisti.
E così nel pomeriggio dell’ultima domenica prima della riapertura di negozi e ristoranti, sulla passeggiata centrale dentro le Mura venete, c’erano tante persone.
Troppe in poco spazio, secondo una foto che ha cominciato a circolare nel pomeriggio, diffusa dal profilo Facebook dell’ex consigliere regionale leghista Giosuè Frosio.
L’immagine ritrae anche persone con mascherine abbassate o comunque posizionate non correttamente.
La fotografia è circolata velocemente sui social, generando un’ondata di indignazione da parte di tanti bergamaschi.
Come in altre città, per altro, molte persone sembrano aver abbassato l’attenzione verso il rischio di contagio.
Il coronavirus a Bergamo però ha colpito in modo molto pesante e diverso da ogni altra parte d’Italia: il cimitero cittadino conta 3.200 tombe di marzo e aprile 2020, contro le 1.200 dell’intero 2019.
Ed è per questo che a molti quell’immagine è sembrata un pugno nello stomaco.
Anche il sindaco Giorgio Gori è intervenuto, in serata, con un post su Facebook:
«Mentre stamattina, dopo una passeggiata sui Colli, ero tornato a casa rinfrancato — ha scritto Gori, ripetendo poi il concetto in un video.
Perché non avevo incontrato una sola persona senza mascherina, le immagini del pomeriggio, di Città Alta e di Largo Rezzara, mi hanno preoccupato e fatto arrabbiare.
Non sono bastate centinaia morti nella nostra città? Vogliamo ritrovarci tra un mese di nuovo nei guai?!
Ve lo chiedo di nuovo: per piacere, metteteci serietà, impegno e rigore».
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