I truffatori del Covid: Italia 1° paese in Europa e 2° al mondo per siti malevoli legati al coronavirus
Durante la pandemia di covid-19 sono nati molti siti web malevoli per truffare gli utenti – Agf
L’occasione fa l’uomo ladro. O, in questo caso, truffatore.
Al tempo della pandemia, infatti, hacker e imbroglioni hanno approfittato del maggior traffico sul Web per sferrare i loro attacchi e mettere a dura prova la sicurezza dei nostri sistemi informatici.
Dal furto di dati personali fino alla vendita di prodotti farlocchi, si sono dati molto da fare, soprattutto nel nostro Paese.
I siti web legati al coronavirus sono spuntati come funghi, piuttosto velenosi:
l’Italia, in particolare, è il primo paese in Europa e il secondo al mondo (dopo gli Stati Uniti) per numero di domini malevoli registrati a tema Covid-19.
Lo scrive nero su bianco l’Agcom nella sua relazione annuale 2020, citando un’analisi svolta dalla società Paolo Alto Networks:
nel periodo compreso tra il 9 marzo e il 26 aprile, sono stati registrati “1,2 milioni di nuovi domini legati al coronavirus, di cui oltre 86.600 classificati ad alto rischio o dannosi (in media, 1767 nuovi al giorno)”, si legge nel documento.
Una minaccia alla sicurezza degli utenti, che mostra la vulnerabilità del nostro attuale “ecosistema digitale”.
I truffatori fanno alcune semplici domande mirate per ottenere i nostri dati personali