È una tecnica molto particolare che si fa in pochissimi centri in Italia e ha come obiettivo quello di garantire al paziente la migliore qualità di vita possibile dopo un’inevitabile intervento chirurgico alla testa”.
Una procedura a cui vengono sottoposti soprattutto pazienti giovani che vengono sottoposti a delicati interventi chirurgici al cervello, per tumori o malformazioni, ma da svegli.
Il periodo trascorso al fianco del quattro volte campione paralimpico è stato di grande insegnamento anche per la dottoressa appena 36enne, per la grande energia che le ha trasmesso.
“Tenendogli la mano giorno per giorno sono rimasta sorpresa dalla sua capacità di recupero“, confessa, testimoniando ancora una volta la grandezza di un atleta e di uomo fuori dal comune.
Le speranze di rivedere Alex in buone condizioni in futuro rimangono intatte e tutti fanno il tifo per lui