Taglio e cucito, invece, per Cosima Serrano Misseri e la figlia Sabrina Misseri.
Ergastolane anche loro, recluse nella casa circondariale di Taranto per l’omicidio di Sarah Scazzi (Avetrana, 26 agosto 2010):
entrambe svolgono attività di volontariato per la sartoria istituita nella sezione femminile.
Un altro ergastolano, Angelo Izzo, condannato per la strage del Circeo (29 settembre 1975) fa saltuari lavori nel carcere di Velletri.
Veronica Panarello, 30 anni di reclusione per l’omicidio del figlio Lorys (Santa Croce Camerina, 29 novembre 2014) frequenta nel carcere di Torino un corso per operatore dei servizi sociali.
Agli studi ha deciso di dedicarsi anche Michele Buoninconti.
Condannato a 20 anni per l’omicidio della moglie Elena Ceste, la donna di Costigliole d’Asti scomparsa da casa il 24 gennaio 2014 e trovata morta il successivo 18 ottobre.
L’ex vigile del fuoco fa il tutor universitario: studente accademico, mette la sua esperienza al servizio di altri detenuti-studenti che hanno bisogno di sostegno.
Non lavorano, invece, due detenuti eccellenti, entrambi condannati all’ergastolo:
Renato Vallanzasca, il bel René, superboss della mala milanese negli anni settanta-ottanta, recluso a Bollate;
e Cesare Battisti, l’ex terrorista rosso trasferito lo scorso anno nel carcere di Oristano dopo una lunga latitanza all’estero.
Sono temporaneamente “disoccupati” anche Antonio Logli, condannato a 20 anni per l’omicidio della moglie, Roberta Ragusa.
Sparita nel nulla nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, che sta scontando la pena nel carcere di Massa;
e Manuel Foffo, detenuto nel carcere di Rebibbia, a Roma, 30 anni di reclusione per l’omicidio di Luca Varani (Roma, 4 marzo 2016).
I due hanno svolto per un periodo lavoro a rotazione con altri detenuti e sono in attesa di “nuova occupazione”.