Placido Migliorino, il consulente tecnico incaricato per l’indagine, è noto per la sua precisione e meticolosità nel lavoro ed è stato precedentemente coinvolto come consulente per il caso del ponte Morandi a Genova. In passato, ha svolto verifiche sulla sicurezza statica dei viadotti autostradali. Migliorino dispone di 90 giorni di tempo per condurre la ricostruzione dettagliata della dinamica dell’incidente e determinare eventuali responsabilità in merito alle barriere di protezione stradale.
Massimo Fiorese, uno dei coinvolti, ha rilasciato delle dichiarazioni poco dopo la tragedia, sottolineando: “Il bus è quasi fermo quando sfonda il guardrail. Penso che l’autista abbia avuto un malore, perché altrimenti non me lo spiego. Nel video si vede che il bus è quasi fermo, il guardrail è fino, non è di quelli più moderni e più strutturati, e l’autobus pesava tanto perché era di quelli elettrici. L’impatto è stato fatale.”
L’indagine che si sta svolgendo è di estrema importanza, poiché mira a far luce sull’incidente mortale e ad accertare eventuali responsabilità dei soggetti coinvolti. La tragedia ha avuto conseguenze devastanti, con numerose vite perse e molti altri che hanno subito lesioni gravi. La relazione tra l’autista, le condizioni della strada e le barriere di protezione è al centro dell’attenzione dell’indagine, e gli esperti stanno lavorando diligentemente per stabilire la sequenza precisa degli eventi che hanno portato a questa terribile tragedia.
La consulenza tecnica condotta da Placido Migliorino si annuncia come un passaggio cruciale nell’indagine, con l’obiettivo di fornire una visione chiara e dettagliata di come si sia svolto l’incidente. Con il suo soprannome “il mastino”, Migliorino ha dimostrato in passato la sua capacità di condurre indagini meticolose e accuratamente documentate, specialmente in situazioni complesse come questa. La sua esperienza nel campo della sicurezza stradale e delle infrastrutture lo rende una scelta affidabile per questa delicata indagine.
Il fatto che i tre indagati siano stati convocati insieme ai loro avvocati e ai rappresentanti delle parti lesionate dimostra la serietà dell’indagine in corso. Si sta cercando di ottenere una comprensione completa dei fatti e di stabilire eventuali colpe o negligenze che potrebbero aver contribuito all’incidente. La presenza del responsabile civile è anche significativa, poiché potrebbe essere chiamato a risarcire i danni derivanti dall’incidente.
La strada e le barriere di protezione saranno soggette a un’attenta analisi nell’ambito dell’indagine tecnica. La valutazione dell’idoneità delle barriere riveste particolare importanza, poiché la loro efficacia è fondamentale per garantire la sicurezza stradale. Inoltre, la dinamica dell’incidente sarà ricostruita nel dettaglio per determinare come e perché il veicolo ha superato la barriera e causato tante perdite umane.
Il coinvolgimento di Massimo Fiorese, l’amministratore delegato della società La Linea, aggiunge un elemento di interesse all’indagine. Le sue dichiarazioni iniziali, che suggeriscono un possibile malore dell’autista come causa dell’incidente, sollevano interrogativi sullo stato di salute del conducente e sulla manutenzione del veicolo. Questi aspetti saranno esaminati nel dettaglio nell’ambito dell’indagine.