Sui social la offendono per il suo aspetto: la reazione di Melissa è una lezione di vita
“Sei una balena! Perché non dimagrisci?”.
Questo è solo uno degli insulti che Melissa riceve ogni giorno sui social; è stata lei stessa a pubblicarli, per sconfiggere l’odio con il suo coraggio.
Melissa Blake è nata nel 1981 con una patologia molto rara:
la sindrome di Freeman-Sheldon, conosciuta anche come sindrome della faccia ‘da fischiatore’, un difetto congenito caratterizzato da anomalie ossee, contratture e alterazioni dell’aspetto.
Melissa non può camminare e ha subito 26 delicate operazioni per poter condurre una vita “normale”, ma anche allora la sua strada è stata in salita, tra bullismo a scuola e il suicidio di suo padre.
Da lui ha ereditato l’amore per la scrittura che l’ha aiutata a restare a galla: “La mia indipendenza la devo ai miei genitori, che mi hanno insegnato a non lasciare che la mia disabilità mi definisca.
E crescendo, scrivere è sempre stato un modo per esprimermi ed esplorare il mio mondo oltre i confini della mia disabilità”.
Dopo la laurea in giornalismo, Melissa ha cominciato a usare anche i social oltre alla carta stampata per condividere i pensieri affidati al suo diario segreto e far entrare gli altri nel suo mondo.
Quello di una giovane donna piena di sogni e aspirazioni, alla costante ricerca del vero amore.
A conoscerla erano ancora in pochi finché nel 2019, dopo aver pubblicato un tweet diventato virale.
Melissa all’improvviso si è ritrovata al centro dell’attenzione di migliaia di persone, bersaglio degli haters del web che non si fanno scrupoli a insultare una persona per il suo aspetto fisico.
Sotto il suo messaggio sono spuntati commenti ignobili: “Sei troppo brutta per mostrare il tuo viso, dovrebbero impedirti di pubblicare selfie”.