I FATTI
La giudice Luisa Lo Gatto, che ha scritto la sentenza di oltre 280 pagine sul caso, ha recentemente parlato del processo nel podcast “Anime nere” del quotidiano ‘La Provincia di Como’. La giudice ha sottolineato come le vittime dirette ed indirette abbiano reso le loro deposizioni in condizioni di forte stress, anche a causa della pressione mediatica e dell’accanimento innocentista degli ultimi sedici anni. La dottoressa Lo Gatto ha poi criticato la cross examination particolarmente serrata e poco rispettosa che hanno subito le vittime durante il processo.
Olindo Romano, uno dei due condannati per la strage, ha parlato della sua “verità” e ha sostenuto di essere stato incastrato insieme alla moglie. L’avvocato Fabio Schembri, insieme ai colleghi Nico D’Ascola, Luisa Bordeaux e Patrizia Morello, sta lavorando a una richiesta di revisione del processo alla luce di nuove prove e di un testimone chiave.
Il processo della strage di Erba ha avuto un impatto notevole sulla società italiana, e il caso è stato ampiamente coperto dai media. La violenza e la brutalità dell’omicidio hanno scioccato il paese, e la condanna degli imputati all’ergastolo ha dato un senso di giustizia e di chiusura alle famiglie delle vittime.
Tuttavia, la recente richiesta di riapertura del caso solleva domande importanti sul processo e sulla condanna dei due imputati. La giudice Lo Gatto ha sottolineato come il processo non abbia tutelato le vittime, e come l’accanimento innocentista degli ultimi sedici anni abbia alimentato il livello dei conflitti. Inoltre, la pressione mediatica e la cross examination poco rispettosa potrebbero aver influenzato le testimonianze delle vittime.
La richiesta di revisione del processo alla luce di nuove prove e di un testimone chiave solleva interrogativi sulla solidità delle prove che hanno portato alla condanna degli imputati. In particolare, l’ipotesi di Olindo Romano che la pista dello spaccio di droga non sia stata approfondita potrebbe essere un elemento importante per la difesa dei condannati.
La strage di Erba ha avuto un impatto notevole sulla società italiana e sulla giustizia italiana. La richiesta di riapertura del caso solleva importanti questioni sulla giustizia e sulla solidità delle prove che portano alla condanna degli imputati.