Stato d’emergenza, Draghi vuole il prolungamento: già ipotizzata la data

C’è poi un altro problema che verrebbe posto dalla mancata proroga dello stato di emergenza e l’ha spiegato ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza:

“Dovremmo individuare una strada normativa per prolungare l’attività del Comitato tecnico-scientifico e della struttura del commissario Figliuolo”.

I punti cruciali: campagna vaccinale e misure urgenti

Nessuna norma ad hoc, quindi, per mantenere in sella Figliuolo e il Cts, in caso di proroga fino a fine anno.

Estendere l’emergenza garantirebbe anche la possibilità di ricorrere ai dpcm dove necessario (anche se ora, va detto, il ricorso è ormai minimo).

E introdurre eventuali nuove restrizioni per contenere i contagi sarebbe più semplice, anche per i casi delle regole relative alla quarantena per chi torna dall’estero.

Il punto principale resta però quello della campagna vaccinale, per cui il presidente del Consiglio ritiene necessari i poteri speciali.

Tanto più in un momento in cui la questione degli approvvigionamenti è cruciale, dopo lo stop ad AstraZeneca per gli under 60 e la necessità di sostituire queste dosi con quella i Pfizer e Moderna.

Inoltre c’è da pensare all’organizzazione della somministrazione della terza dose, probabilmente necessaria in autunno.

Infine, ultimo punto – ma non meno rilevante per Palazzo Chigi – è l’utilità dei maggiori poteri anche per arginare le Regioni e le loro eventuali fughe in avanti.

Che siano sulle riaperture e le restrizioni o sulla campagna vaccinale.

Anche perché la fine dello stato d’emergenza farebbe tornare la gestione del Coronavirus in capo agli enti territoriali normalmente competenti sui singoli temi, Regioni comprese.

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