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Scuola, bufera sulla Azzolina per una dichiarazione del Ministro

Durissimo il senatore azzurro Francesco Giro che ne sottolinea. “Riaprire le scuole il 9 dicembre per richiuderle il 23? Mi sembra una scemenza. Ma è l’emblema del zigzagare di governo. Dire, come leggo, che è meglio che i giovani vadano a scuola piuttosto che nei centri commerciali è un’altra scemenza. Come se i giovani fossero tutti idioti. E poi io non ho mai condiviso la retorica delle scuole sempre aperte. Abbiamo visto com’è finita”.

Pragmatico il commento del governatore del Veneto Luca Zaia che liquida senza mezzi termini l’ipotesi riapertura: “L’apertura delle scuole a dicembre per noi è una leggenda metropolitana. L’ho sentita in tv. Io non sono contro la scuola in presenza, ma la documentazione scientifica ci dice che i cluster più imponenti arrivano dai ragazzi che vanno a scuola: da asintomatici hanno cariche virali molto alte”. E il presidente veneto non risparmia anche qualche frecciata alla ministra: “Se si decide di aprire le scuole c’è un tema legato ai trasporti e ad altre priorità. Tutte cose che vanno affrontate con il Governo. Non possiamo rimandare la discussione alla conferenza stampa o alle dirette Facebook”.

Anche la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini centra il nodo trasporti, già toppato dal governo con la riapertura di settembre: “Ma, al di là di annunci e polemiche, non risulta un incremento generalizzato di corse dei trasporti pubblici locali, nè si stanno siglando accordi con i privati per fornire mezzi aggiuntivi nelle ore di punta, nè con le scuole paritarie per garantire doppi turni e orari di lezione differenziati. È sicuramente più facile declinare l’azione di governo al futuro, ma sulla scuola, come sui trasporti e sulla sanità, il tempo dei rinvii è scaduto”.