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SAVIANO, LA NOTIZIA IMPROVVISA POCO FA

 

Saviano annulla gli incontri con gli studenti a Reggio Emilia: “Troppo odio”

Il sindaco Luca Vecchi: “Resisti Roberto, i ragazzi che avresti dovuto incontrare hanno bisogno del tuo pensiero, delle tue parole, del tuo impegno”

Roberto Saviano ha annullato i due incontri con gli studenti previsti il 27 e il 28 novembre a Reggio Emilia, dove avrebbe dovuto presentare al Teatro Valli il suo libro su Giovanni Falcone “Solo è il coraggio”. Il motivo, spiega lo scrittore, sono il clima di odio nei suoi confronti e lo “squadrismo quotidiano che i giornali di estrema destra, in alcuni casi pagati direttamente da esponenti della maggioranza parlamentare, stanno facendo”. Saviano si vede “sulle loro prime pagine ogni giorno, attaccato nella maniera più bassa e vile”.

Dunque “rinuncio, in queste settimane di attacchi continui, per timore di esporvi, di esporre chi mi ospita: responsabilità, questa, che sento gravosissima”. Ma “l’esposizione fisica preoccupa me e chi mi sta attorno perché l’odio è tangibile e non esiste alcuno scudo”.

Gli attacchi ricevuti, precisa Saviano in una lunga nota, sarebbero riconducibili al processo in cui è accusato di diffamazione nei confronti dell’attuale presidente del consiglio, Giorgia Meloni, che si è aperto lo scorso 15 novembre.

I fatti risalgono al dicembre 2020 quando in una trasmissione televisiva si scagliò contro chi porta avanti le campagne anti-immigrazione, paragonando il mancato soccorso in mare come a una ambulanza che non interviene per i feriti in strada e usando l’appellativo “bastardi”, riferito a Giorgia Meloni, allora parlamentare di Fratelli d’Italia e a Matteo Salvini (che per questo episodio si è costituito parte civile pur non avendo querelato all’epoca) per il loro contrasto alle ong.

La fondazione I Teatri di Reggio Emilia, per bocca del direttore Paolo Cantù, esprime “solidarietà e grande dispiacere per essere costretta a rinviare un appuntamento, da molto tempo atteso e voluto per dare alla città e agli studenti la possibilità di sentire parlare di criminalità organizzata da uno dei giornalisti e scrittori italiani più esperti in materia”.

Continua Cantù: “ci dispiace che l’attualità politica abbia preso il sopravvento e stiamo già cercando una data alternativa, il prima possibile, per riuscire ad avere Roberto Saviano con noi, per continuare ad esercitare fino in fondo la nostra funzione di spazio e presidio pubblico di pensiero e dialogo”.