I romani pensavano che i numeri pari potessero essere sfortunati, quindi Numa cercò di rendere dispari ogni giorno.
Ma per raggiungere la quota di 355 giorni, un mese doveva essere pari.
Febbraio probabilmente si è concluso con un giorno in meno essendo l’ultimo della lista. Il calendario di Numa finì per assomigliare a questo.
Martius: 31 giorni
Aprilius: 29 giorni
Maius: 31 giorni
Iunius: 29 giorni
Quintilis: 31 giorni
Sextilis: 29 giorni
Settembre: 29 giorni
Ottobre: 31 giorni
Novembre: 29 giorni
Dicembre: 29 giorni
Ianuarius: 29 giorni
Februarius: 28 giorni
Un programma di 355 giorni si è rivelato complicato.
Dopo diversi anni, le stagioni ei mesi non erano sincronizzati.
Quindi, per tenere le cose in ordine, i romani inserivano un mese bisestile chiamato Mercedonio.
I romani cancellarono gli ultimi giorni di febbraio e iniziarono il mese bisestile il 24 febbraio.
Ciò ha causato molto fastidio. Il mese bisestile fu incoerente, principalmente perché i sommi sacerdoti romani ne determinarono l’arrivo.
Non solo hanno inserito Mercedonio a caso, ma i sacerdoti (essendo politici) hanno abusato del loro potere, usandolo per estendere i termini dei loro amici e abbreviare quelli dei loro nemici.
Al tempo di Giulio Cesare, il popolo romano non aveva idea di che giorno fosse.
Così Cesare rimosse il mese bisestile e riformò il calendario.
(Affinché Roma tornasse sulla rotta corretta, l’anno 46 aC doveva durare 445 giorni)
Cesare allineava il calendario con il sole e aggiunse alcuni giorni per fare un totale di 365.