Nel frattempo a Palermo si sono svolti accertamenti sull’auto di Viviana.
Si tratta in particolare dell’esame di “sei campionature effettuate il 6 agosto all’interno della Opel Corsa”, su cui erano a bordo il 3 agosto, giorno della sparizione, la dj e il figlio, “al fine di verificare la presenza di profili genetici per altrettante comparazioni”.
Accertamenti sono stati effettuati anche sul materiale biologico prelevato sul cadavere della donna, trovato l’8 agosto a Caronia, “al fine di estrapolare il profilo genetico, da comparare con quello estrapolato dal prelievo di saliva” della madre di Viviana Parisi.
“Piccole pietre tra i resti di Gioele”
Intanto la tac sui resti di Gioele ha evidenziato che nel corpicino c’erano delle pietruzze che potrebbero essere utili ai periti per stabilire il luogo della morte del bambino e la data del decesso.
L’analisi è servita per effettuare dei “rilievi antropometrici”, come ha spiegato il medico legale Daniela Sapienza, “per correlare il soggetto all’età anagrafica, sesso, e quanto utile per fare i rilievi antropologici.
E quindi, all’identificazione” del piccolo Gioele, ha riferito Sapienza.
“Poi andiamo a vedere se ci sono segni di lesività macroscopica su questi resti – ha detto ancora il medico legale – e infine vediamo di determinare l’epoca della morte”.
Intanto domani, giovedì 27 agosto, secondo quanto viene appreso dall’Adnkronos, verranno disboscate altre zone nei boschi di Caronia, nei pressi del luogo in cui sono stati trovati alcune parti del corpicino di Gioele Mondello
Il legale: “Il corpo è stato trascinato”
“E’ possibile che nessuno abbia visto o sentito nulla?”.
Si interroga invece il legale della famiglia Mondello, Claudio Mondello.
“Il miasma è ancora presente nell’aria.
Mi chiedo come sia possibile che nessuno, non solo di coloro che si sono adoperati per le ricerche, ma anche degli abitanti del luogo, non abbia percepito questo cattivo odore”.
E aggiunge: “Eppure è una zona con una certa densità abitativa.
Anche il cadavere di Viviana era a 15-20 metri da una proprietà recintata, è impossibile che nessuno abbia visto, anzi sentito, alcunchè”.
Poi il legale spiega che il corpo del piccolo “è stato verosimilmente trascinato”, nel luogo in cui è stato trovato, e che “non sappiamo la posizione originaria” dove è morto.
“Noi abbiamo molta fiducia negli esperti che sono stati convocati al fine di determinare questo apprezzamento progressivo della verità, però è trascorso molto tempo e sono intervenuti elementi esogeni per cui non credo che ci saranno delle risposte certe”, conclude.