Come riportavano nel 2019
L’uomo sarebbe Giovanni Vincenti, proprietario dell’immobile difeso dall’avvocato Laura Mazzolini.
Del fermato parla La Stampa: 55 anni, imprenditore, titolare di un sito web per l’organizzazione di viaggi.
Secondo quanto riporta un articolo del Il Giornale il movente sarebbe da ricondurre a problemi economici.
Scrive il quotidiano “lui e la moglie, anche lei indagata a piede libero, erano fortemente indebitati e lo scorso agosto l’assicurazione dell’edificio era stata estesa al fatto doloso.
Il massimale era di un milione e mezzo di euro.
L’azione portata a termine era infatti “volta a conseguire il premio dell’assicurazione stipulata lo scorso agosto anche per fatto doloso”.
“Una prova schiacciante è stato il ritrovamento – scrive ancora il giornale – di un foglietto relativo al funzionamento del timer che ha innescato l’esplosione:
secondo le dichiarazioni di Vincenti le bombole dovrebbero essere sette,
“collocate nei vari locali dell’abitazione, aperte perché saturassero gli ambienti e provocassero l’esplosione all’1.30 della notte.
Finora ne sono state trovate tre”.
E ancora :“Il timer era stato settato all’1.30, ma erroneamente un altro timer era stato settato a mezzanotte.
Quindi accidentalmente c’è stata una prima piccola esplosione che ha allertato i vigili del fuoco che poi si sono recati sul posto con i carabinieri”.