• Dom. Mag 5th, 2024

Doodles news

Sito web del gruppo LIFELIVE E.S.P.J

Picco seconda ondata? Spunta la data “nera” dei contagi

Il picco “nero” del virus

Anche se il picco di contagi deve ancora arrivare, a confortare Battiston è il progressivo piegarsi verso il basso del tasso di crescita dei positivi.

Primo segno di remissione dei contagi, indotto dalle misure di contenimento della diffusione del virus.

“Il tasso di crescita è ancora positivo ma sta puntando verso il basso, questo significa che i contagi continuano ad aumentare ma lo fanno ormai spompati, con una velocità via via ridotta.

Di questo passo – conclude Battiston – il tasso di crescita diverrà negativo il 27 novembre. E quel giorno ci potrebbe essere il picco di infetti attivi con circa 827mila casi”.

Giorgio Parisi ridimensiona, però, l’ottimismo del collega, definendo i dati troppo oscillanti per fare previsioni attendibili. Anche se il presidente dei Lincei conferma il rallentamento registrato. “Intorno al 20 di ottobre i nuovi casi e i morti raddoppiavano ogni settimana. Oggi non è più così”.

L’incognita tamponi sui veri numeri dei contagi

A preoccupare resta l’incognita tamponi. “Non sappiamo se sono davvero i contagi a rallentare o se piuttosto ci stiamo perdendo una grande quantità di positivi perché il sistema è saturo.

Ormai non si sfonda il tetto dei 220mila test al giorno, ma quanti contagiati troveremmo se ne facessimo molti di più?”, si chiede Parisi.

Non è d’accordo Battiston: “Se anche ci stessimo perdendo dei positivi per una saturazione del sistema dei tamponi, questo non basterebbe a spiegare il fenomeno che osserviamo.

Se l’epidemia non avesse rallentato, oggi ci ritroveremmo con 100mila casi al giorno. Ed è rallentata grazie al distanziamento sociale e alle altre misure”.

Insomma, segno che la via per battere il virus sarebbe quella giusta.

fonte il giornale.it