Cornacchie attaccano due donne a Roma, l’esperta: “Se sentite gracchiare, scappate”
Recenti episodi di attacchi di cornacchie a due donne nella città di Roma hanno destato preoccupazione tra gli abitanti e gli esperti della fauna avicola. L’esperta Francesca Manzia, membro della Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli), ha fornito importanti consigli su come proteggersi da tali attacchi e suggerito di prestare attenzione ai segnali acustici emessi da questi uccelli.
Secondo Manzia, il gracchiare delle cornacchie può fungere da segnale di allarme per le persone presenti nelle vicinanze. “È come se fosse un allarme. Un suono che ci fa capire di dover passare a venti metri circa di distanza per evitare di essere colpiti”, ha spiegato l’esperta. Questo suggerimento è particolarmente importante durante il periodo di nidificazione, quando gli uccelli sono più protettivi nei confronti dei loro nidi e dei loro piccoli.
Non è la prima volta che la presenza di cornacchie aggressive viene segnalata nella capitale italiana. Nel 2015, un gruppo di questi uccelli era diventato un vero incubo per i residenti di Monteverde Vecchio e Trastevere. Nel 2016, addirittura una donna era finita in ospedale a causa di un attacco subito nell’area dell’Eur.
L’ultimo episodio si è verificato recentemente tra Villa Leopardi e il parchetto di via Makallè, a breve distanza da corso Trieste e viale Libia. Due donne sono state attaccate, una delle quali era accompagnata dal proprio cane. È importante sottolineare che gli uccelli, durante questa fase dell’anno, sono molto occupati nell’accudire i loro cuccioli e lo svezzamento avviene anche a terra. Ciò potrebbe spiegare l’aggressività mostrata dalle cornacchie verso le persone che si avvicinano troppo ai loro nidi.
La cornacchia (Corvus corone) è un uccello di medie dimensioni appartenente alla famiglia dei corvidi, noto per la sua intelligenza e la capacità di adattarsi all’ambiente urbano. Solitamente, questi uccelli sono timidi e cauti nei confronti delle persone, ma durante la nidificazione possono diventare più aggressivi e protettivi.
Per evitare di essere attaccati da cornacchie o altri uccelli protettivi, è fondamentale prestare attenzione ai segnali di allarme che emettono. Il gracchiare intenso e ripetitivo può essere un chiaro segnale di pericolo imminente. In tal caso, è consigliabile mantenere una distanza di almeno venti metri dagli uccelli e cercare di allontanarsi senza correre o mostrare segni di paura.
Inoltre, è importante evitare di avvicinarsi troppo ai nidi e ai cuccioli, in quanto ciò può essere interpretato come una minaccia dagli uccelli adulti. Se si incontrano cornacchie in prossimità di un nido, è preferibile cambiare direzione o prendere una strada alternativa per evitare conflitti.
Le cornacchie sono animali selvatici protetti dalla legge italiana, pertanto è vietato disturbare i loro nidi o danneggiare i loro habitat. In caso di attacchi ricorrenti o di situazioni di pericolo per la sicurezza pubblica, è possibile segnalare l’episodio alle autorità competenti, come i servizi veterinari locali o gli uffici comunali dedicati alla gestione della fauna selvatica.
La coesistenza pacifica tra esseri umani e animali selvatici è possibile attraverso una maggiore consapevolezza e comprensione reciproca. Rispettare gli spazi e i comportamenti delle specie protette, come le cornacchie, contribuisce a mantenere un equilibrio ecologico nelle nostre città e a preservare la ricchezza della biodiversità urbana.