“Il nostro Recovery plan lo presenteremo a settembre, ma già oggi stiamo lavorando a un piano di rilancio più ampio che sarà condiviso da tutti i ministri e da tutte le forze di maggioranza e che presenteremo alle forze produttive e sociali che da sabato incontreremo.
Un appuntamento che non sarà una sfilata, una kermesse, ma sarà un confronto nel merito per arrivare a uno sforzo collettivo di condivisione che servirà anche ai governi successivi.
Un piano che avrà una forza incredibile, che sarà piu’ ampio di quello che presenteremo alla Ue e che certamente farà suoi tanti spunti contenuti nelle proposte della task force di Colao, che ha fatto un grandissimo lavoro”.
Stati generali, “tornerò a invitare le opposizioni al confronto”Sul piano del confronto con le opposizioni, nonostante il no ricevuto agli Stati generali, il presidente del Consiglio non si arrende e si è detto pronto a rinvitare il centrodestra.
“Le opposizioni – ha detto – hanno rifiutato un invito che nascondeva un riguardo particolare: avevo previsto un intero pomeriggio per loro prima dell’inizio dei lavori.
Mi è stato detto che non va bene la sede ma sono incorsi in un infortunio: Villa Pamphili è una sede istituzionale in cui sono stati incontrati tanti capi di Stato”.
“Prendo atto della loro scelta – ha aggiunto -. Ma all’esito del confronto con le parti sociali, tornerò a proporre un incontro confidando che abbiano maturato una posizione diversa”.
Sulle critiche sulla tempistica degli Stati Generali, visti come una fuga in avanti, anche all’interno della maggioranza, Conte ha ripsoto:
“non lo è, e in ogni caso la situazione del Paese è tale che questa iniziativa è davvero urgente, è necessario farla in modo condiviso e coinvolgente”.