Erano state ideate anche le modalità per eludere i controlli amministrativi dell’azienda: alla richiesta delle ore di lavoro effettuate e riportate dai veicoli
Veniva infatti comunicato un quantitativo superiore rispetto a quello realmente posto in essere, mentre per evitare che i veicoli si guastassero, gli stessi venivano lasciati accesi durante le operazioni di prelievo del carburante
In varie circostanze è stato riscontrato che i soggetti esterni alla Rap, dopo essere entrati nella discarica a bordo dei veicoli privati, hanno collaborato attivamente con i dipendenti dell’azienda ad asportare il gasolio dai mezzi.
Oltre ai 13 indagati facenti parte dell’associazione, il G.I.P. ha inoltre ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico di ulteriori 12 persone, due responsabili di furti – anch’essi dipendenti della R.A.P. – e 10 ricettatori del carburante prelevato.
All’operazione dei Carabinieri hanno preso parte 150 militari compresi cinofili, rinforzi del 12° Reggimento ed un elicottero.
Le indagini sono iniziate il 5 giugno del 2018 quanto i carabinieri avevano fermato cinque dipendenti della Rap, e un’altra persona, intenti a rubare il gasolio nel parcheggio della discarica di Bellolampo. le indagini a Bellolampo dei carabinieri andavano avanti da mesi.
Era emerso nel tempo che c’erano ammanchi di carburante dai mezzi che si occupano della raccolta dei rifiuti.
La discarica era tenuta sotto controllo.
A giugno nel corso del furto è scattato il blitz. I cinque dipendenti della discarica dalla Rap insieme ad un’altra persona trovata nei pressi del mezzo avevano già prelevato 900 litri di gasolio.
Adesso l’indagine si è chiusa e sono scattati gli arresti.